PROVERBIO CINESE

Mangiare è uno dei quattro piaceri della vita....quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo [PROVERBIO CINESE]

lunedì 5 settembre 2011

“Merenda Sinoira”, un rito che non passa mai di moda

Fino al 25 settembre in locali e rifugi dei Parchi
della provincia di Torino


Pane, salumi, formaggi, tomini al verde, peperoni e acciughe, frittatine alle erbe di campo, torte salate e tutta l’infinita gamma di antipasti e piatti freddi della tradizione, tra sottaceti, funghi sott'olio, vitello tonnato, verdure in giardiniera; il tutto naturalmente accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso o bianco: una Barbera un po’ mossa o un Dolcetto, ma anche un buon Arneis o un nobile Gavi belli freschi… C’è solo l’imbarazzo della scelta.

La merenda sinoira, che ancora oggi molti locali ripropongono, era un tempo il momento conviviale che in campagna segnava la fine di un lavoro agricolo: un pasto condiviso tra i vari contadini della zona per festeggiare e per rinfrancarsi dal duro lavoro del taglio del bosco, della vendemmia o della battitura del grano. L’orario è quello del tardo pomeriggio - tra le 17 e le 19 - da qui il nome (da sin-a, cena in lingua piemontese) e rappresenta un modo di stare insieme sempre attuale, dopo un pomeriggio di sci o dopo una gita, gustando sfiziose specialità casalinghe in tutti i momenti dell’anno.

Dal 22 aprile al 25 settembre 2011, tutti i venerdì, sabato e domenica dalle 17.00 alle 19.00, dopo una rigenerante passeggiata negli splendidi Parchi Naturali della provincia di Torino, tra l’ora di pranzo e il momento di tornare a casa, presso i locali e i rifugi che hanno aderito all’iniziativa è possibile gustare una merenda sinoira a base di salumi, tome di montagna, tomini, frittate, carpioni, acciughe al verde e verdure sott’olio, accompagnati da un eccellente vino della Strada Reale dei Vini Torinesi.



Prezzi: da € 8 a € 15 - incluso 1 bicchiere di vino della Strada Reale dei Vini Torinesi
Ridotto: minori di 12 anni

La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria; per i gruppi è invece necessaria, e si effettua contattando i locali aderenti.

http://www.turismotorino.org/prodotti/IT/R69/A268/P1/merenda_sinoira/

mercoledì 3 agosto 2011

Cheese: a Bra dal 16 al 19 settembre un mondo di formaggio

L’evento Slowfood cerca il nuovo record di visitatori, tra laboratori e iniziative didattiche

Molto più di un enorme mercato tutto dedicato al mondo dei formaggi, con centinaia di produttori italiani e stranieri. Cheese, iniziativa biennale di Slowfood in programma a Bra, in provincia di Cuneo, dal 16 al 19 settembre - uno degli eventi clou del settore enogastronomico in Piemonte - sa richiamare centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, grazie anche ai laboratori del gusto e alle mille iniziative collaterali tra cucina di strada, chioschi degustazione ma anche dibattiti e approfondimenti sulle tematiche del settore e la biodiversità casearia.



Il focus dell’edizione 2011 è la Francia, che ha sempre tutelato le produzioni a latte crudo, valorizzato il lavoro di casari e affinatori, promosso le diversità territoriali. Le sue eccellenze si trovano in Gran Sala ed Enoteca - 100 formaggi e 150 etichette - e 10 dei 34 Laboratori del Gusto sono interamente dedicati ai prodotti d’Oltralpe, con la testimonianza dei Meilleurs Ouvriers de France, il più importante premio per un artigiano francese.

Ospiti d’onore di Mercato, Gran Sala e Laboratori del Gusto, i Presìdi Slow Food rappresentano due continenti (Europa e Africa) e decine di nazioni, con piccole produzioni mai presentate a Cheese da Italia, Svizzera, Macedonia e Francia. Tra le novità, la Piazza della Pizza dove si concretizza l’alleanza tra pizzaioli e Presìdi. Numerose anche le iniziative didattiche.

Ampia, fra gli espositori, la partecipazione dei produttori piemontesi: dal Cevrìn di Coazze alla Robiola di Roccaverano, passando per il Montebore alessandrino al Murianen del Moncenisio, a Cheese è possibile apprezzare, accanto alle chicche provenienti da tutto il mondo, i Presìdi Slowfood e le tante tipicità casearie della nostra regione.


giovedì 7 luglio 2011

ARCHITETTURA IN CITTà -FESTIVAL 2011. Come gustare il meglio di questo evento

Ciao a tutti cari amici blogger!
Avete sentito dell'evento che si sta preparando a Torino e provincia? FESTIVAL DELL'ARCHITETTURA 2011, questo è il suo nome.
Promosso dall'Ordine degli Architetti e la Fondazione OAT, della provincia di Torino. Questa grande manifestazione durerà 5 giorni, dal 13 al 17 luglio e sarà così intensa di attività da coinvolgere 14 comuni del territorio piemontese.



Vi invito a dare un'occhiata al programma del Festival, direttamente sul sito Ufficiale, troverete sicuramente un'attività che farà al caso vostro e potrete scaricare anche l'invito per l'inaugurazione del 13 luglio
Mostrarle tutte sul nostro blog sarebbe difficile, oltre che dispersivo. Per questo motivo, sfruttando la suddivisione delle attività per categoria che ritroviamo sul sito ufficiale, vi mostriamo tutte quelle che hanno a che fare con l'enogastronomia; Siete pronti?

Iniziamo con IL CITY BITES! Si terrà a Torino, presso il Palazzo di Bertalazone di San Fermo. Si  tratta sostanzialmente di un gioco, dove i partecipanti dovranno sfidarsi a colpi di mascella per distruggere gli ecomostri che infestano la nostra penisola ricreata in miniatura, che fà da tavolo.
L'idea è nata dalla collaborazione tra CUOCHI VOLANTI DI TORINO, un gruppo di chef che creano un connubio perfetto tra cucina, teatro e animazione e THE FOODERS DI ROMA, che si occupano di studiare i legami che si creano fra il cibo e il resto delle cose (musica, arte, grafica).
Un'esperienza decisamente affascinante e da non perdere, ricordandovi che le attività restano all'interno del contesto del Festival dell'Architettura, e che hanno l'obiettivo di far avvicinare le persone al gusto del design......se poi si aggiunge il Gusto al palato siamo ancora più contenti giusto!? ^_^


Il 15 luglio sarà la volta di SPAZIO AL GUSTO. Presso la Facoltà di Biotecnologie in Via Nizza 52, ancora a Torino. L'attività è curata dall'associazione culturale ZEROUNDICIPIù. è stata scelta questa location per il valore Contemporaneo dell'edificio che affascinerà i visitatori con le sue differenti atmosfere materiche.
La serata sarà "solo" l'inaugurazione di una serie di cene d'autore che si svolgeranno a Torino e Provincia nei giorni seguenti.
Edifici generalmente non adibiti alla consumazione di cibi e bevande, saranno trasformati in RISTORANTI PER UNA NOTTE. A fare da padroni di casa ci saranno i più grandi chef Piemontesi, che prepareranno per ciascuna cena un menù inedito, che accompagni e reinterpreti gli spazi all'interno dei quali si svolgerà la serata.
La partecipazione alla serata sarà gratuita!


Ed ora tenetevi forte cari amici, perchè entra in scena il prodotto che ha portato all'eccellenza la tradizione pasticcera del Piemonte e lo ha reso famoso in tutto il mondo: IL CIOCCOLATO; e per il Festival dell'Architettura hanno ben pensato di creare il CIOCCOLATO E DESIGN, in armonia con il progetto DE.GU.CRè. promosso dal Museo del Design Galliano Habitat. il progetto si bese sulla rilettura del territorio lungo l'asse Torino-Pinerolo, per una nuova mappatura "turistico culturale", capace di unire in modalità sistemica le esperienze dal mondo della produzione, dell'associazionismo culturale, della formazione e delle politiche economiche del territorio. Promuovere il "Made in Piedmont", in chiave Design, Gusto e Creatività.
Il luogo dell'evento è la cittadina di None (TO), nell'azienda Domori Cacao Culture e farvi da "Cicerone", ci sarà il pluripremiato maestro pasticcere Fabrizio Galla, che interpreta il cioccolato in chiave di design creativo.In occasione di DE.GU.CRè., l'azienda organizza due giornate di visite guidate e degustazioni il 16 e 17 luglio. Oggetto di degustazione sarà l'esclusivo CRIOLLO CHUAO, il re del cioccolato pregiato e fiore all'occhiello della produzione Domori.
Che ne dite.....ne vale la pena?! ^_^
Altra notevole esperienza, riguarda la possibilità di visitare l'azienda STREGLIO, con un open day dedicato alla visita della Slow Factory Chocolate, sempre nella stessa cittadina di None.

Infine, per concludere questa breve presentazione degli eventi enogastronomici che caratterizzeranno il 1° Festival Dell'architettura in città, vi segnalo la mostra presente al Museo Del Gusto Di Frossasco, denominata "IL GUSTO DEL PAESAGGIO". L'obiettivo della mostra, oltre ad essere un concorso fotografico, è quello di sensibilizzare e promuovere la coltura del verde urbano, sia pubblico che privato, attraverso una serie di iniziative svolte con la CCIAA di Torino. Il concorso a cui di riferiscono le immagini esposte in mostra, coinvolge i 91 Comuni delle Valli di Susa, del Sangone e del Pinerolese.

Qualsiasi altra informazione, la potete trovare sul sito ufficiale dell'evento Festival dell'Architettura. Le attività che si svolgeranno a Torino, torno a ripetere, saranno innumerevoli e sapranno coinvolgervi per motivi anche molto diversi.  E SAPETE PERCHè.......PERCHè DENTRO L'ARCHITETTURA PUò ESSERCI TUTTO!
Grazie a presto...ciaociao e Buon Festival  ^__^



mercoledì 22 giugno 2011

Dal CORRIERE DELLA SERA: Vino e letteratura, un connubio perfetto


Bere «La luna e i falò» e sorseggiare una «Chimera» rosata


Vino-letteratura: un metodo che potrebbe essere seguito con successo, almeno nei casi in cui non si può dare al vino il nome dell’uva

Da qualche settimana in Piemonte c’è un vino che prima non c’era: si chiama «La chimera» ed è un rosato prodotto nelle Prealpi novaresi, tra il lago Maggiore e il lago d’Orta, con uve nebbiolo trattate in modo da dargli una coloritura chiara, particolarmente gradevole. Non faccio il nome dell’azienda produttrice, anzi mi scuso per il conflitto di interessi che può essere ravvisato nella coincidenza tra il nome del vino e il titolo di un mio romanzo: ma mi sembra che l’accoppiamento vino-letteratura meriti di essere segnalato e incoraggiato. Già c’era, nel Piemonte occidentale, un vino «La luna e i falò»; ora c’è, nel Piemonte orientale, «La chimera», con la sua bella etichetta che rappresenta il Monte Rosa. E il metodo potrebbe essere seguito con successo, almeno nei casi in cui non si può dare al vino il nome dell’uva. Per restare in Piemonte: c’è un antico e nobile vitigno dal nome sognante, l’erbaluce, che viene coltivato nella fascia prealpina ma che soltanto nella zona di Ivrea può produrre vino Erbaluce. (Ci sarebbe di mezzo, pare, un «marchio registrato»). Un’azienda agricola che produce uva erbaluce ha chiamato il suo vino, per polemica, «Gemelli diversi»: ma sia il nome sia la polemica si capiscono poco. Sarebbe meglio chiamare quell’erbaluce Signorina Felicita, con riferimento a Gozzano e al Canavese: mettendo «la signorina Felicita ovvero la felicità» sull’etichetta. Vuoi vedere che così funziona?
Sebastiano Vassalli, Il corriere della sera del 6.06.2011

martedì 7 giugno 2011

IL BAROLO, RE DEI VINI E VINO DEI RE

"tu sei giovane..... e non sai che tre nasi sono quel che ci vuole per  bere il Barolo!"
-Cesare Pavese da Il Compagno (1947)-

Questa semplice frase, tratta dall'opera di Cesare Pavese "Il Compagno" del 1947, rende subito l'idea di cosa significhi bere un bicchiere di Barolo. Un vino le cui esatte origini non si conoscono; ma se oggi è il vino rosso italiano più pregiato e apprezzato al mondo, i meriti si devono alla nobile famiglia Falletti, Marchesi dell'omonino paesino in provincia di Cuneo, Barolo. Determinante fu l'aiuto apportato dalla Marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo, che creò le basi per produrre questo straordinario vino, passando da una produzione di vini dolci, ad una viticoltura dalla quale si riusciva ad ottenere un ottimo vino secco. In poco tempo, il perfezionamento della produzione, ha portato il Barolo ad essere uno dei vini più apprezzati in Europa.

Il Barolo nasce dalla fermentazione di uve Nebbiolo, nelle sue tre varietà  Michet, Lampia e Rosé. Un vitigno molto più antico del Barolo, coltivato già dal 1200. Il suo nome deriva da quella nebbiolina che si forma sulle bacche (acini) del grappolo.

Nella foto si vede bene il caratteristico colore di quest'uva, "coperto" dalla "nebbia" formatasi durante la maturazione.

Dal Vitigno nebbiolo,si ottengono anche altri tipologie di vini e tutti di grande qualità, con caratteristiche organolettiche uniche. Ricordiamo l'omonimo vino "Nebbiolo" e il "Barbaresco".

Qual è la variabile che trasforma l'uva nebbiolo in Barolo, piuttosto che in Barbaresco o Nebbiolo?
Prima di tutto il terreno. La zona delle Langhe piemontesi, unica zona di produzione di questi vini D.O.C.G., ha una storia geologica particolare, che ha donato al terreno caratteristiche differenti.
Passando da una collina all'altre delle Langhe, vi accorgerete che non ne esiste una uguale all'altra in tutta la zona. Questa fondamentale caratteristica del territorio, permette di produrre vini diversi in una zona relativamente limitata, con una qualità senza uguali in Italia.

La superficie vitata, oggi destinata alla produzione di Barolo è 1796,91 ettari (fonte regione Piemonte)

Un altro aspetto fondamentale che contraddistingue i diversi vini prodotti a partire dallo stesso vitigno è il tipo di fermentazione e il tempo che si lascia il vino all'interno delle botti in legno di Rovere.
Per il Barolo, il disciplinare di produzione prevede un periodo minimo di invecchiamento di almeno 38 mesi, di cui 18 all'interno delle botti in legno. Mentre per il Barolo Riserva sono necessari almeno 5 anni di invecchiamento di cui almeno 3 in botte.
Durante questo periodo il vino acquista la sua "personalità". Rubando i riflessi al mattone e la saggezza al legno nelle silenziose cantine, il Barolo prende il suo caratteristico colore rosso granato con riflessi aranciati.
è quì che il Barolo prende tutta la sua saggezza  e il suo valore, che esprime in quel suo profumo  intenso e persistente, particolarmente complesso e diverso in ogni zona di produzione. Al gusto regala un sapore pieno, asciutto e armonico.

Caratteristiche che fecero innamorare Re Carlo Alberto di Savoia e tutti i suoi discendenti, senza dimenticare il grande rispetto e apprezzamento che Camillo Benso Conte di Cavour, aveva per questo straordinario "nettare",tanto da definirlo lui per primo "IL RE DEI VINI".
Vi racconto brevemente come il Re conobbe il Barolo e come se ne innamorò.
Il merito và nuovamente alla Marchesa Giulia Falletti di Barolo che inviò, al Re Carlo Alberto, 300 carrà per fargli assaggiare quel suo nuovo vino. La storia vuole che quel dono sia stato da tutti notato, poichè trasportare 300 carrà (le carrà sono delle botti dell'epoca leggermente allungate,oggi non più prodotte, della capacità di 600 litri l'una), non fu cosa semplice trasportarle con i carri dell'epoca.
Al Re piacque così tanto il vino e il gesto che decise di comprare la tenuta di Verduno per produrre da sè quelo nuovo e buonissimo vino che in breve tempo riuscì a conquistare molti altri nobili Europei.

Oggi se si vuole degustare questa fantastico vino, nel suo ambiente naturale, circondati della colline e dei vigneti che lo hanno reso grande, potete recarvi nella zona della Bassa Langa che comprende i paesi di : Barolo, Castiglione Faletto, Serralunga d'Alba e parte dei territori dei comuni di La Morra, Monforte d'Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d'Alba, Novello e Grinzane Cavour. Paesi destinati alla produzione di Barolo secondo il disciplinare di produzione

Di seguito vi riportiamo una serie di link potete consultare se siete interessati a delle degustazioni o magari ad un viaggio in Piemonte nella zona delle Laghe, o semplicemente se volete saperne di più su questo "Austero ed Elegante vino che presenta l'impronta dei terreni che lo crescono: marcando il vigore, la struttura e la longevità nei terreni elveziani, la finezza, i profumi e la morbidezza nei tortoniani "

Enoteca Regionale di Barolo. Castello Falletti - 12060 Barolo (Cn)
http://www.baroloworld.it/
Regione Piemonte

http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/vino/vini/barolo.htm

Una proposta di itinerario per conoscere meglio sia la zona delle Langhe con particolare riferimento al vino Barolo, ma senza trascurare gli altri prodotti di eccellenza delle colline Piemontesi.
http://www.torinopiupiemonte.com/enogastronomia/dettaglio_pacchetto.php?id=87

giovedì 19 maggio 2011

Wine Tasting Experience: una nuova esperienza per gli amanti del vino

Il mese di maggio porta prelibate novità nelle Langhe e nel Roero.

Strada del Barolo e Enoteca Regionale del Barolo per conto di Colline di Qualità propongono una nuova iniziativa: Wine Tasting Experince.
Gli appassionati di vino avranno modo di approfondire le loro conoscenze degustando la produzione vinicola del territorio piemontese.

Wine Tasting Experience è un’esperienza di degustazione resa unica dalle ambientazioni (dalle cantine comunali alle Enoteche, passando inevitabilmente per il WiMu di Barolo) e  dalla presenza di importanti sommelier, produttori e esperti del settore chiamati a guidare gli incontri.

La proposta prevede diverse possibilità. Sarà possibile partecipare agli appuntamenti “standard”, che si alterneranno nei fine settimana dei mesi turistici, pensati per esplorare in profondità tutto il ventaglio di offerte dei produttori di Langhe e Roero: si va da lezioni introduttive su territorio e produzione a focus su produzioni particolari (i “bianchi” e i “vitigni rari”, ad esempio), passando per incontri dedicati al Barbaresco e, naturalmente, al Barolo.

Inoltre sarà possibile creare la propria esperienza personalizzata, caratterizzata da passeggiate nei vigneti, tour tra le cantine, trekking guidati sui sentieri di Langhe e Roero.
Fattore comune a tutti gli appuntamenti è l’abbinamento delle degustazioni con i formaggi DOP piemontesi (dal Castelmagno al Murazzano).
Ai partecipanti, oltre a un attestato di partecipazione a “Wine Tasting Experience”, verranno forniti i materiali “didattici” utilizzati nel corso della lezione, in modo da poter rinnovare l’esperienza anche lontano dalle Langhe.
Sul sito www.stradadelbarolo.it è già possibile consultare il calendario degli appuntamenti e definire modalità di partecipazione personalizzate con date, lezioni ed eventi collaterali su misura.


   Per ulteriori nformazioni:
Strada del Barolo e grandi vini di Langa
Telefono +39 0173 787166
Email info@stradadelbarolo.it
Web: www.stradadelbarolo.it

martedì 17 maggio 2011

ANCHE I “GIUANIN” QUEST’ ANNO ARRIVERANNO UN PO’ IN ANTICIPO…

Con largo anticipo, in tutt’Italia, dal Nord al Sud, possiamo già assaporare le ciliegie nostrane!
Questa pazza primavera dalle temperature record ci ha regalato la maturazione precoce di questo gustoso frutto. Cosi quest’anno anche al Nord, possiamo già gustarci le nostre buonissime ciliegie!

Questa settimana è iniziata la raccolta a Bari così come a Pecetto. La qualità è già buona ovunque, il punto di maturazione è quasi ottimale.
Aprendosi prima, la stagione delle ciliegie sarà più corta del solito. Si stima che la produzione duri intorno alle 4 settimane, dunque tra un mese le ciliegie saranno fuori circolazione, tranne che nelle zone montane più fredde nelle quali la produzione si protrarrà fino a luglio.

Dunque dovremo salutare questo frutto prelibato ben prima di San Giovanni, il 24 giugno, che tradizionalmente segna il momento ufficiale di chiusura della stagione per le ciliegie. Dopo tale data diventa più facile trovare nelle ciliegie una poco gradevole sorpresa: i “giuanin” o “gianin”, ovvero i vermi che prendono il nome dialettale piemontese del Santo.

Prepariamoci a farci una bella scorpacciata delle diverse tipologie di ciliegia offerte dal nostro territorio:
Le Amarene di Trofarello: sono frutti freschi della specie Prunus Cerasus. La buccia è resistente allo spacco e presenta un colore rosso scuro; la polpa è trasparente e di scarsa consistenza, ha un sapore dolce-acidulo con lieve retrogusto amarognolo.

Ciliegia bella di Garbagna: è la classica ciresa da spirito, dolce e croccante, che si conserva bene nell’alcol, senza sfaldarsi, mantenendo consistenza e sapore. È ideale come ripieno per i Boeri e infatti un tempo era ricercatissima per questo scopo.

Ciliegia precoce di Rivarone: è una ciliegia tenerina, a maturazione precoce (mediamente 15 maggio), con frutti sferoidali medio grandi, colore rosso scuro sia della buccia che della polpa tenera

Ciliegie di Pecetto :sono frutti freschi delle specie:
- Prunus avium var. Juliana, a polpa tenera, in italiano ciliegie propriamente dette, in piemontese cirese o cerese;
- Prunus avium var. Duracina, a polpa consistente, in italiano duroni, in piemontese graffion.


Alcuni eventi per gustare questi deliziosi frutti rossi:

martedì 10 maggio 2011

NEWS: BITEG 2011


Torna dal 19 al 22 maggio 2011 tra Monferrato Alessandrino, Langhe e Roero, Astigiano e Cuneese - terre di eccellenza enogastronomica - la BITEG, BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO, evento, riservato agli operatori del settore con la formula degli incontri "B2B".

L’edizione 2011, si conferma il più prestigioso evento italiano dedicato al mercato del turismo enogastronomico, avrà come sede principale il Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (Al), puntando nuovamente alla qualità e ad un alto livello di selezione sia degli operatori dell’offerta che della domanda. Accanto a momenti di estrema “operatività”, con la due giorni di business serrato e diretto, i professionisti del settore avranno anche momenti più ludici per godere della bellezza e delle eccellenze piemontesi, portavoci in BITEG dell’arte di vivere italiana.

Complesso Monumentale di Santa Croce, Bosco Marengo - Alessandria, 19 - 22 maggio 2011

martedì 3 maggio 2011

SCOPRIRE E GUSTARE NOVARA...IN UN WEEKEND!

Un'esperienza da vivere in gruppo.

Giorno 1 – NOVARA: LA CITTA’ E IL SUO RISO

La giornata è caratterizzata dalla visita di Novara e dei suoi monumenti più significativi  e dalla scoperta di alcuni suoi prodotti tipici.

Vista della Cupola Antonelliana della Basilica di San Gaudenzio
Il tour inizia con una passeggiata per la città, durante la quale sarà possibile ammirare la Basilica di San Gaudenzio luogo simbolo dell’intero territorio con la sua Cupola Antonelliana, dove sono custodite opere d’arte rappresentative del ‘600 lombardo; il Duomo e il complesso della Canonica; il Battistero con il suo ciclo di affreschi quattrocenteschi; il Teatro Coccia; la Chiesa di San Pietro al Rosario, gioiello di arte barocca.

Paniscia
Il pranzo vedrà protagonista la  Paniscia, piatto tipico a base di riso.

Nel pomeriggio è previsto il trasferimento in una riseria per scoprire le diverse fasi di lavorazione del riso con l’eventuale possibilità di acquisto di prodotti.

Al rientro a Novara seguirà la visita ai nuovi Musei della Canonica del Duomo, un’ampia e preziosa raccolta di opere di arte religiosa, con il Dittico Eburneo, il più prezioso dei suoi gioielli.
Biscotti di Novara

La giornata si concluderà con una piccola dolce sosta presso il Biscottificio, dove poter assaggiare i tipici Biscottini di Novara ed osservarne la produzione.

Cena e pernottamento a Novara.






Giorno 2 – NOVARA: TERRE D’ACQUA E CASCINE

Dopo la prima colazione, partenza per San Nazzaro Sesia, che ospita uno dei complessi abbaziali più significativi del Piemonte.

Pranzo con degustazione in una trattoria locale.

Nel pomeriggio trasferimento a Casalbeltrame, città Slow per il riso Venere.

Riso

Visita al Museo dell’Attrezzo agricolo ‘l Çivel. È un viaggio ideale nel corso dell’anno contadino, accompagnati dal personaggio tipico della Bassa Novarese: il Caminant, figura ormai scomparsa del vagabondo cantastorie.

Rientro a Novara nel tardo pomeriggio. Breve tempo libero.

Cena e pernottamento


Giorno 3 – NOVARA: LE COLLINE E IL VINO

Giornata nel piacevole e rilassante paesaggio nelle Colline Novaresi.

Prima sosta a Ghemme e visita al Castello-ricetto, nelle cui antiche cantine riposa il vino più famoso di queste terre, il Ghemme DOCG.
Al termine degustazione guidata dei più famosi vini della zona.

Le Colline Novaresi non offrono solo vino ma anche grappe di altissima qualità: in un’antichissima distilleria di Ghemme è possibile degustare verdure condite con olio di semi di vinaccioli e le numerose tipologie di grappe, abbinandole anche a formaggi prodotti nel nostro territorio. Novità assoluta è il trattamento di bellezza con le nuove creme a base di grappa, proposto su prenotazione. La distilleria ospita, inoltre, una Biblioteca Internazionale dell’Acquavite e del Liquore.


Pranzo/degustazione in cantina a base di vino e salumi tipici della zona: dal vino al Gorgonzola, prodotto di eccellenza novarese e altri formaggi tipici, come le tome piemontesi.

Gorgonzola

Trasferimento a Romagnano Sesia e visita del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, che trova spazio nell’imponente Villa Caccia, progettata da Antonelli e immersa in un parco botanico storico con una magnifica vista sul Monte Rosa. Trova spazio infine una fedele ricostruzione di osteria dove si concluderà in bellezza con un bicchier di vino e un assaggio della Busarola il dolce tipico di Romagnano.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Quota indicativa per persona in camera doppia € 310,00
Suppl. camera singola € 60,00

La quota comprende:
- 2 pernottamenti in hotel 4 stelle in camera doppia
- guida parlante italiano e/o inglese, tedesco, francese per tutta la durata del soggiorno
- assistenza di personale Stopover per tutta la durata del soggiorno
- pranzi e cene come da programma
- bevande ai pasti (1/2 acqua, ¼ vino, caffè)
- 1 degustazione il 1° giorno e 1 degustazione il 3° giorno
- 2 ingressi ai musei
- 1 gratuità garantita per l’accompagnatore o autista
- 1 gratuità aggiuntiva oltre i 35 adulti paganti
- tasse e percentuali di servizio

La quota non comprende:
- tutto quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”

La quota si intende valida per gruppi a partire da 20 persone paganti la quota intera.
Validità dal 1 marzo al 31 ottobre 2011

Per info più dettagliate:
Tel. +39.0321.466931
E-mail:  info@stopoverviaggi.it           www.stopoverviaggi.it

giovedì 28 aprile 2011

SETTIMANE DEL GUSTO

“Oltre il piatto” c’è di più, anche per i giovani.



Spesso parlando di enogastronomia e di alta cucina si ha la sensazione di trattare di un mondo molto lontano dai giovani.
Si ha l’immagine di una realtà destinata ad una “nicchia” di persone benestanti, un universo riservato ad intenditori.


E’ anche per sfatare questo mito che nascono le “Settimane del gusto”, un'iniziativa dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, indetta in collaborazione con Slow Food.

Dal 2 al 16 maggio grandi ristoranti in tutta Italia apriranno le loro porte a giovani under 26, proponendo menu di alta cucina a prezzi “scontati”.

La proposta dei 9 ristoranti piemontesi aderenti all’iniziativa prevede menu che vanno dai 40 agli 80 €.

Le cifre non ci sembreranno così modiche, ma questo non deve spaventare.


Le motivazioni per prender parte a questo evento vanno ricercate oltre al prezzo, anzi “Oltre il piatto”, è proprio questo infatti il tema di quest’anno.

In queste 2 settimane gli chef non offriranno solo cibo di alta qualità ma realizzeranno ciascuno una proposta appositamente pensata per coinvolgere il giovane pubblico partecipante.

 

Oltre il piatto significa vivere e condividere un’esperienza, conoscere una realtà, capire cosa avviene nelle cucine, comprendere cosa sia l’alta cucina e come debba essere interpretata, assaporare e riscoprire i prodotti del nostro territorio, provare delle emozioni gustando piatti della tradizione culinaria regionale o creazioni più innovative.


Per conoscere i ristoranti che aderiscono all’iniziativa e per ulteriori informazioni in merito consultate il sito sotto riportato:





martedì 19 aprile 2011

IMPERDIBILE OCCASIONE PER IL WEEKEND DI PASQUA: a 285,00 € a persona in doppia

Regalatevi una piacevole immersione nel suggestivo paesaggio delle Langhe, dove vi attendono arte, benessere e prelibatezze della squisita enogastronomia piemontese.


L’offerta è articolata in tre giorni… ecco un assaggio degli eventi salienti!!

Sabato 23 aprile:
Giornata tra gusto e arte a Bra: visita alla mostra mercato di prodotti tipici locali e passeggiata nel centro storico della città.

Domenica 24 aprile:
Giornata dedicata a Vinum 2011 e pomeriggio all’insegna del relax presso la SPA del relais




Lunedì 25 aprile:
Visita guidata con degustazione alla cantina Tenuta Monsordo Bernardina seguito da
picnic presso Cappella del Barolo



Il pacchetto comprende:

- 2 notti in relais**** in posizione panoramica con prima colazione inclusa
- drink di benvenuto servito nel relais
- 2 cene (3 portate, bevande escluse) presso il ristorante allinterno della struttura
- 2 trattamenti presso la SPA del relais (1 massaggi di 30 minuti per persona)
- libero accesso al circuito relax della SPA del relais ed alla piscina esterna riscaldata
- picnic del Barolo,con degustazione, pranzo e necessario per picnic.

Il pacchetto non comprende:

Trasferimenti, gli extra e tutto quanto non espressamente indicato ne "Il pacchetto comprende"

Per ulteriori informazioni e dettagli del programma, visitate la seguente pagina:


Tel.+39 010 8978778





mercoledì 13 aprile 2011

Un appuntamento di-Vinum

Vinum si appresta a vivere la sua 35° edizione. 

Negli ultimi due week end del mese di Aprile (23, 24, 25 aprile e 30 aprile e 1° maggio) Alba apre le porte alla kermesse dedicata alla “bevanda degli dei”.

Il cuore pulsante della manifestazione sarà la “Grande Enoteca di Langhe e Roero” sita all’interno del Palazzo Mostre e Congressi di Piazza Medford, dove verranno presentate le nuove annate dei vini di Langhe e Roero.

Il Dolcetto, la Barbera, il Roero, il Nebbiolo, il Barbaresco, il Barolo, il Verduno Palaverga, il Roero Arneis, il Moscato d’Asti, l’Asti DOCG, l’Alta Langa DOC, gli Spumanti e i Passiti si prestano ad essere assaggiati in abbinamento a salumi, formaggi e dolci durante degustazioni guidate.


All’interno del Cortile della Maddalena esperti e appassionati potranno conoscere da vicino i produttori vinicoli, presso i “Banchi d’Assaggio” appositamente predisposti.

I piaceri della gola si coniugano a quelli della mente: il vino, principe dell’evento, non è l’unico protagonista. I visitatori potranno soddisfare la loro “sete” di cultura partecipando a mostre come “Il vino degli antichi” e “Le etichette nella storia” e deliziarsi con le note di artisti come Eugenio Finardi e i Quintorigo.

Altri appuntamenti da non perdere: “Open Alba food & wine, degustazioni d’autore”, Il Mercato della Terra, Negozi aperti, Paesaggi e Architetture del Vino, Sui sentieri del Vino, Il Festival della Cucina 2011.



Per informazioni più dettagliate circa il programma giornaliero e gli eventi che avranno luogo nel periodo della kermesse visitate il seguente sito:

http://www.fieradeltartufo.org/Sezione.jsp?titolo=Vinum 2011&idSezione=85








venerdì 8 aprile 2011

Raggi di sapore nelle Langhe... Itinerario enogastronomico....

Partenza: Alba, patria del tartufo e di vini pregiati e profumati....

Imbocchiamo la strada per Barbaresco capace di regalare scorci romantici; dove nasce l’omonimo vino, dal sapore forte e deciso, a cui è stata dedicata l’Enoteca regionale (Via Torino, 8a - Barbaresco). Qui, come anche a Neive, seconda tappa del tour, si trova lo squisito candido Arneis, uno dei pochi vini bianchi importanti del Piemonte, profumato e difficile da realizzare, a causa della complessa fermentazione e della bassa acidità. 

Passiamo per Diano, tappa obbligata per tutti gli appassionati del Dolcetto. Di questo vino, così amato dai piemontesi, esistono quattro cru tutte a denominazione di origine controllata: Alba, Dogliani, Langhe Monregalesi e Diano appunto.

Le terre del Barolo.
Prima Roddi, con una bella piazza centrale dominata dalla Chiesa dell’Assunta; poi Verduno, terra dello speziato rosso Pelaverga; e Cherasco, dove i più golosi troveranno uno dei più grandi centri di allevamento di lumache e i famosi “baci” al cacao e nocciole.

Lasciati i territori del Barolo, ci si spinge fino a Dogliani, paese conosciuto per i suoi Dolcetti caldi e avvolgenti. Segue Monforte, patria di Baroli potenti e di un ottimo Freisa; La Morra, terra di diverse goloserie: quali le tome e i murazzano, i dolci di cioccolato e nocciole, e di grandi vini tra cui il Barolo. A meno di tre chilometri dal paese sulla strada di ritorno ad Alba, da non perdere una visita all’ex abbazia dei benedettini viticoltori di San Martino di Mercenasco, nelle cui cantine è ospitato un interessantissimo Museo dei Vini d’Alba.

Per concludere, spingiamoci fino a Grinzane, per visitare il bel castello di mattoni rossi del Conte Cavour, oggi sede dell’Enoteca regionale e sede anche dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, confraternita enogastronomica finalizzata al rilancio e alla propaganda della buona tavola della zona.

mercoledì 6 aprile 2011

Museo del vino a Barolo: "quello che non c’era... adesso c’è"

Il vino è un' assai gioviale creatura, se è ben usata.
W. Shakespeare

Vecchie botti? Cavatappi centenari in teche di vetro? Raffigurazioni di antiche metodologie di viticoltura? 
Dimenticate tutto ciò!
La visita al WiMu - Wine Museum a Barolo, nel cuore delle Langhe, è tutt’altro che tradizionale: 
è un’ esperienza sensoriale. Immaginate di immergervi in un bicchiere di vino, coglierne sapori, colori ed emozioni. E’ questo il filo conduttore dell’allestimento curato da François Confino, uno fra i più apprezzati specialisti al mondo in allestimenti museali. 




Il percorso è strutturato come una discesa in profondità nella cultura del vino, che si riflette nella discesa fisica dal terzo piano del Castello di Barolo fino ai sotterranei. Il vino viene interpretato a partire dalle sue componenti naturali per mescolarsi con la cultura storica, letteraria, pittorica ed artistica.
E’ un susseguirsi di emozioni stimolate da effetti visivi, sonori e sensoriali: giochi interattivi,pannelli multimediali, musica, colori e immagini coinvolgono grandi e piccini, rendendo popolare un bene considerato molto spesso elitario.


Il percorso conclude con un omaggio agli storici proprietari del castello, ricostruendo fisicamente le atmosfere e le stanze dei personaggi illustri che lo hanno abitato e rimarcando il forte legame che il vino ha con il suo territorio.


Al termine del tour museale presso l’ Enoteca regionale del Barolo, situata ai piedi del castello, potrete degustare e conoscere il re dei vini.



OLTRE OGNI ASPETTATIVA.

Per info, orari e contatti: http://www.wimubarolo.it