PROVERBIO CINESE

Mangiare è uno dei quattro piaceri della vita....quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo [PROVERBIO CINESE]

giovedì 28 aprile 2011

SETTIMANE DEL GUSTO

“Oltre il piatto” c’è di più, anche per i giovani.



Spesso parlando di enogastronomia e di alta cucina si ha la sensazione di trattare di un mondo molto lontano dai giovani.
Si ha l’immagine di una realtà destinata ad una “nicchia” di persone benestanti, un universo riservato ad intenditori.


E’ anche per sfatare questo mito che nascono le “Settimane del gusto”, un'iniziativa dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, indetta in collaborazione con Slow Food.

Dal 2 al 16 maggio grandi ristoranti in tutta Italia apriranno le loro porte a giovani under 26, proponendo menu di alta cucina a prezzi “scontati”.

La proposta dei 9 ristoranti piemontesi aderenti all’iniziativa prevede menu che vanno dai 40 agli 80 €.

Le cifre non ci sembreranno così modiche, ma questo non deve spaventare.


Le motivazioni per prender parte a questo evento vanno ricercate oltre al prezzo, anzi “Oltre il piatto”, è proprio questo infatti il tema di quest’anno.

In queste 2 settimane gli chef non offriranno solo cibo di alta qualità ma realizzeranno ciascuno una proposta appositamente pensata per coinvolgere il giovane pubblico partecipante.

 

Oltre il piatto significa vivere e condividere un’esperienza, conoscere una realtà, capire cosa avviene nelle cucine, comprendere cosa sia l’alta cucina e come debba essere interpretata, assaporare e riscoprire i prodotti del nostro territorio, provare delle emozioni gustando piatti della tradizione culinaria regionale o creazioni più innovative.


Per conoscere i ristoranti che aderiscono all’iniziativa e per ulteriori informazioni in merito consultate il sito sotto riportato:





martedì 19 aprile 2011

IMPERDIBILE OCCASIONE PER IL WEEKEND DI PASQUA: a 285,00 € a persona in doppia

Regalatevi una piacevole immersione nel suggestivo paesaggio delle Langhe, dove vi attendono arte, benessere e prelibatezze della squisita enogastronomia piemontese.


L’offerta è articolata in tre giorni… ecco un assaggio degli eventi salienti!!

Sabato 23 aprile:
Giornata tra gusto e arte a Bra: visita alla mostra mercato di prodotti tipici locali e passeggiata nel centro storico della città.

Domenica 24 aprile:
Giornata dedicata a Vinum 2011 e pomeriggio all’insegna del relax presso la SPA del relais




Lunedì 25 aprile:
Visita guidata con degustazione alla cantina Tenuta Monsordo Bernardina seguito da
picnic presso Cappella del Barolo



Il pacchetto comprende:

- 2 notti in relais**** in posizione panoramica con prima colazione inclusa
- drink di benvenuto servito nel relais
- 2 cene (3 portate, bevande escluse) presso il ristorante allinterno della struttura
- 2 trattamenti presso la SPA del relais (1 massaggi di 30 minuti per persona)
- libero accesso al circuito relax della SPA del relais ed alla piscina esterna riscaldata
- picnic del Barolo,con degustazione, pranzo e necessario per picnic.

Il pacchetto non comprende:

Trasferimenti, gli extra e tutto quanto non espressamente indicato ne "Il pacchetto comprende"

Per ulteriori informazioni e dettagli del programma, visitate la seguente pagina:


Tel.+39 010 8978778





mercoledì 13 aprile 2011

Un appuntamento di-Vinum

Vinum si appresta a vivere la sua 35° edizione. 

Negli ultimi due week end del mese di Aprile (23, 24, 25 aprile e 30 aprile e 1° maggio) Alba apre le porte alla kermesse dedicata alla “bevanda degli dei”.

Il cuore pulsante della manifestazione sarà la “Grande Enoteca di Langhe e Roero” sita all’interno del Palazzo Mostre e Congressi di Piazza Medford, dove verranno presentate le nuove annate dei vini di Langhe e Roero.

Il Dolcetto, la Barbera, il Roero, il Nebbiolo, il Barbaresco, il Barolo, il Verduno Palaverga, il Roero Arneis, il Moscato d’Asti, l’Asti DOCG, l’Alta Langa DOC, gli Spumanti e i Passiti si prestano ad essere assaggiati in abbinamento a salumi, formaggi e dolci durante degustazioni guidate.


All’interno del Cortile della Maddalena esperti e appassionati potranno conoscere da vicino i produttori vinicoli, presso i “Banchi d’Assaggio” appositamente predisposti.

I piaceri della gola si coniugano a quelli della mente: il vino, principe dell’evento, non è l’unico protagonista. I visitatori potranno soddisfare la loro “sete” di cultura partecipando a mostre come “Il vino degli antichi” e “Le etichette nella storia” e deliziarsi con le note di artisti come Eugenio Finardi e i Quintorigo.

Altri appuntamenti da non perdere: “Open Alba food & wine, degustazioni d’autore”, Il Mercato della Terra, Negozi aperti, Paesaggi e Architetture del Vino, Sui sentieri del Vino, Il Festival della Cucina 2011.



Per informazioni più dettagliate circa il programma giornaliero e gli eventi che avranno luogo nel periodo della kermesse visitate il seguente sito:

http://www.fieradeltartufo.org/Sezione.jsp?titolo=Vinum 2011&idSezione=85








venerdì 8 aprile 2011

Raggi di sapore nelle Langhe... Itinerario enogastronomico....

Partenza: Alba, patria del tartufo e di vini pregiati e profumati....

Imbocchiamo la strada per Barbaresco capace di regalare scorci romantici; dove nasce l’omonimo vino, dal sapore forte e deciso, a cui è stata dedicata l’Enoteca regionale (Via Torino, 8a - Barbaresco). Qui, come anche a Neive, seconda tappa del tour, si trova lo squisito candido Arneis, uno dei pochi vini bianchi importanti del Piemonte, profumato e difficile da realizzare, a causa della complessa fermentazione e della bassa acidità. 

Passiamo per Diano, tappa obbligata per tutti gli appassionati del Dolcetto. Di questo vino, così amato dai piemontesi, esistono quattro cru tutte a denominazione di origine controllata: Alba, Dogliani, Langhe Monregalesi e Diano appunto.

Le terre del Barolo.
Prima Roddi, con una bella piazza centrale dominata dalla Chiesa dell’Assunta; poi Verduno, terra dello speziato rosso Pelaverga; e Cherasco, dove i più golosi troveranno uno dei più grandi centri di allevamento di lumache e i famosi “baci” al cacao e nocciole.

Lasciati i territori del Barolo, ci si spinge fino a Dogliani, paese conosciuto per i suoi Dolcetti caldi e avvolgenti. Segue Monforte, patria di Baroli potenti e di un ottimo Freisa; La Morra, terra di diverse goloserie: quali le tome e i murazzano, i dolci di cioccolato e nocciole, e di grandi vini tra cui il Barolo. A meno di tre chilometri dal paese sulla strada di ritorno ad Alba, da non perdere una visita all’ex abbazia dei benedettini viticoltori di San Martino di Mercenasco, nelle cui cantine è ospitato un interessantissimo Museo dei Vini d’Alba.

Per concludere, spingiamoci fino a Grinzane, per visitare il bel castello di mattoni rossi del Conte Cavour, oggi sede dell’Enoteca regionale e sede anche dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, confraternita enogastronomica finalizzata al rilancio e alla propaganda della buona tavola della zona.

mercoledì 6 aprile 2011

Museo del vino a Barolo: "quello che non c’era... adesso c’è"

Il vino è un' assai gioviale creatura, se è ben usata.
W. Shakespeare

Vecchie botti? Cavatappi centenari in teche di vetro? Raffigurazioni di antiche metodologie di viticoltura? 
Dimenticate tutto ciò!
La visita al WiMu - Wine Museum a Barolo, nel cuore delle Langhe, è tutt’altro che tradizionale: 
è un’ esperienza sensoriale. Immaginate di immergervi in un bicchiere di vino, coglierne sapori, colori ed emozioni. E’ questo il filo conduttore dell’allestimento curato da François Confino, uno fra i più apprezzati specialisti al mondo in allestimenti museali. 




Il percorso è strutturato come una discesa in profondità nella cultura del vino, che si riflette nella discesa fisica dal terzo piano del Castello di Barolo fino ai sotterranei. Il vino viene interpretato a partire dalle sue componenti naturali per mescolarsi con la cultura storica, letteraria, pittorica ed artistica.
E’ un susseguirsi di emozioni stimolate da effetti visivi, sonori e sensoriali: giochi interattivi,pannelli multimediali, musica, colori e immagini coinvolgono grandi e piccini, rendendo popolare un bene considerato molto spesso elitario.


Il percorso conclude con un omaggio agli storici proprietari del castello, ricostruendo fisicamente le atmosfere e le stanze dei personaggi illustri che lo hanno abitato e rimarcando il forte legame che il vino ha con il suo territorio.


Al termine del tour museale presso l’ Enoteca regionale del Barolo, situata ai piedi del castello, potrete degustare e conoscere il re dei vini.



OLTRE OGNI ASPETTATIVA.

Per info, orari e contatti: http://www.wimubarolo.it








lunedì 4 aprile 2011

TORINO CAPITALE D'ITALIA PER POCO. CAPITALE DEL GUSTO DA SEMPRE

Iniziamo il nostro percorso tra i prodotti enogastronomici piemontesi, dalla città capoluogo di regione prima capitale dell'Italia unita: Torino. Turin, oggi centro nevralgico per i festeggiamenti dei 150 anni dell'unità nazionale, è da sempre una grande capitale del gusto.

In questi giorni, molte sono le manifestazioni e le mostre allestite in città. Noi ci concetreremo su quello che si può gustare mentre si passeggia nella liberty e barocca Torino.

Come in una cena che si rispetti, non possiamo non iniziare dall'aperitivo: il Vermouth.

Nasce a Torino più di 200 anni fa, tramite una combinazione di vino ed infuso di erbe e spezie, che hanno la caratteristica di aumentare la secrezione di succhi gastrici e preparare lo stomaco per il cibo che sia andrà a mangiare di lì a poco. Il rito dell'aperitivo è un appuntamento irrinunciabile a Torino. Innumerevoli sono i locali e le zone che offrono la possibilità di gustare nel migliore dei modi questa straordinaria bevanda. Zone come IL QUADRILATERO o PIAZZA VITTORIO, quest'ultima contornata dai meravigliosi portici dai quali si può godere di una splendida vista sulla collina torinese e sul Convento dei Cappuccini.

Dall'aperitivo all'antipasto il passo è breve e se pensate di trovarvi davanti a piccoli stuzzichini, dovrete ricredervi. Gli antipasti piemontesi serviti a Torino, sono delle vere e proprie portate di carne, pesce, uova, verdure, salumi, formaggi.....ed è solo l'inizio.

Durante il pasto, vi saranno serviti alcuni cibi che nascono proprio a Torino e che oggi sono consumati e richiesti in tutto il mondo. Uno su tutti è il Grissino.
La leggenda racconta che i grissini "stirati", siano la più celebre creazione torinese, inventata nel '600 dal panatè di corte per Vittorio Amedeo II di Savoia. Da allora padroneggiano sulle tavole di tutto il mondo. Se ne possono trovare di numerose varianti nei molteplici panifici che si trovano nelle vie della città: semplici, al sesamo, al rosmarino,senza sale, allo speck ecc...


Un primo piatto dei giorni di festa, gli Agnolotti. Pasta fresca all'uovo, ripiena con carne d'arrosto, dalla tipica forma quadrata. Sono una specialità e prelibatezza della tradizione Torinese, serviti con diversi tipologie di salse, ma le più gettonate sono senza dubbio: Sugo d'arrosto, Burro e Salvia, Ragù.


Pochi conoscono la salsa rappresentata nella foto accanto, ma possiamo assicuravi che si tratta di un esplosione di gusto, alla quale non si può rinunciare: La Bagna Caoda. Letteralmente significa "salsa calda" ed in effetti lo è, ma non bisogna sottovalutare la gran signora delle tavole torinesi. Preparata con aglio, acciughe e olio d'oliva cucinati in tegame di terracotta, nella quale si immergono cardo gobbo, topinambur (rapa tedesca), peperoni e molte altre verdure cotte e crude. La si può mangiare sia come antipasto che come piatto unico e secondo piatto, dipende tutto dall'alimento che l'accompagna.

Passando ai secondi piatti, la tradizione ricade sul Bollito Misto e sul Fritto Misto.
Il bollito è particolarmente gettonato dagli amanti della carne piemontese
(a tal proposito ricordiamo che la razza Bovina piamontese risulta essere tra le migliori al mondo) servita con numerose salse tra le quali hanno un posto d'onore il bagnet verd (a base di aglio, prezzemolo, uova, acciughe) e la tipica cugnà (mosto d'uva con pere, mele, nocciole e fichi).

Il fritto misto è una specialità legata al rito del "non buttar mai via nulla", nel quale si uniscono ingradienti dolci e salati, fritti separatamente: fegato, polmone, cervella, fettine di carne, salsicce, verdure, ma anche amaretti, semolino dolce e mele. Un vero tourbillon di sapori!

Siamo arrivati al dolce e a questo punto si abbracciano una grande varietà di prodotti che hanno elevato Torino all'eccellenza nella lavorazione artigianale di cioccolato, piccola pasticceria, creme e liquori dolci. Uno su tutti è il famoso GIANDUIOTTO, un piccolo piacere dalla caratteristica forma di una barchetta rovesciata, composto con cioccolato gianduja. Il gianduja è un cioccolato al quale viene unita la famosa crema di Nocciola tonda Gentile delle Langhe, rinomatissima per la sua qualità.
Le sue origini risalgono al periodo napoleonico, durante il quale era particolarmente difficoltoso e costoso importare cacao dal Sud America, così i grandi maestri del cioccolato, unirono al cacao le nocciole, ottenendo questa straordinaria crema di gianduja, che prende il nome dall'omonima maschera carnevalesca della città.


Se torniamo indietro di ca. 500 anni e uniamo uova, marsala e zucchero, otterremo una deliziosa crema oggi conosciuta in tutto il mondo: lo Zabaione. Frà Pasquale de Baylon lo consigliava alle penitenti con mariti "poco vivaci" il sanbajon (nome originale), date le sua particolari doti afrodisiache.

Un'enciclopedia si potrebbe scrivere, a proposito dei vini piemontesi. Per questo motivo, rimandiamo la presentazione delle eccellenze derivanti dalla vite ai prossimi post, che non tarderemo a pubblicare sul nostro blog.

"PIEMONTE. GUSTALO, AMALO, TORNACI!"